Impianto transcatetere della valvola aortica: primi risultati di un Registro multicentrico nel mondo reale
Il trattamento dei pazienti anziani sintomatici con stenosi aortica grave e co-morbidità è difficoltoso.
Gli interventi transcatetere della valvola aortica ( valvuloplastica con palloncino e impianto transcatetere della valvola, TAVI ) si stanno evolvendo come opzioni di trattamento alternative per la sostituzione valvolare chirurgica.
Sono stati riportati i primi risultati del registro prospettico multicentrico German Transcatheter Aortic Valve Interventions.
Durante l’anno 2009, 697 pazienti in totale ( 81.4 anni, 44.2% maschi, EuroScore logistico 20.5 ) sono stati sottoposti a impianto transcatetere della valvola aortica.
L’area pre-operatoria della valvola aortica era di 0.6 cm² con un gradiente transvalvolare medio di 48.7 mmHg.
L’impianto transcatetere della valvola aortica è stato eseguito per via percutanea nella maggior parte dei pazienti ( 666, 95.6% ).
Solo 31 procedure sono state eseguite chirurgicamente ( 4.4% ): 26 ( 3.7% ) per via transapicale e 5 ( 0.7% ) per via transaortica.
La protesi Medtronic CoreValve è stata utilizzata nell’84.4%, mentre la protesi Sapien Edwards è stata utilizzata nei restanti casi.
Il successo tecnico è stato ottenuto nel 98.4% dei casi con un gradiente post-operatorio medio di pressione transaortica di 5.4 mmHg.
Rigurgito aortico residuo è stato osservato nel 72.4% dei pazienti, con un’insufficienza aortica significativa ( grado III o superiore ) in soli 16 pazienti ( 2.3% ).
Le complicanze includevano tamponamento pericardico nell’1.8% e ictus nel 2.8% dei pazienti.
Un impianto permanente di pacemaker dopo TAVI si è reso necessario nel 39.3% dei pazienti.
Il tasso di mortalità ospedaliera era dell’8.2% e il tasso di mortalità a 30 giorni è stato pari al 12.4%.
In conclusione, in questo Registro di pazienti ad alto rischio con stenosi aortica, l’impianto transcatetere della valvola aortica ha avuto un alto tasso di successo ed è stato associato a moderate complicazioni ospedaliere.
Tuttavia, un'accurata selezione dei pazienti e la selezione continua degli ospedali sembra fondamentale per mantenere questi risultati. ( Xagena2011 )
Zahn R et al, Eur Heart J 2011; 32: 198-204
Cardio2011 Chiru2011